Torno prepotentemente IT perchè ho terminato la lettura di Norwegian Wood (ed era ora cazzo
)
Il romanzo è centrato sul tipo di strade che arriviamo a prendere alla fine dell'importante snodo dei 20, quando finisce l'adolescenza e si entra, per un pezzo, nell'adultità. Da una parte abbiamo Naoko, l'amore idealizzato, cristallino, malinconico, desiderato ma infine cassato, prima forzatamente poi convintamente, con il pensiero che, in fondo, Naoko era l'amore adolescenziale, e proprio per quello era così puro, ma pure irrealizzabile. Midori invece d'altro canto rappresenta l'amore adulto, serio, duraturo, scevro di forti connotati passionali ma solidamente basato sul feeling extracorporale e attitudinale.
Emblematico il fatto che Midori dica a Watanabe di essere pronta a sfornare tanti bambini forti come tori, mentre Watanabe stesso non riesce a muovere un dito di fronte al corpo nudo e scultoreo di Naoko, nonostante egli stesso riconosca la sua infinita bellezza, ma anzi forse proprio per questo. Tutto quello che accade con Naoko ha le sembianze quasi del sogno, mentre le vicende con Midori sono alternate dalla realtà quotidiana, anche più becera. Chiaro quale fosse l'amore che si sarebbe concretizzato quindi.
(questo non per dire che il libro era scontato, anzi, fino all'ultimo capitolo io stesso non avevo trovato ancora un bandolo della matassa degno di questo nome; poi ovviamente tutti i fili si sono ricollegati)
Ottimi anche gli altri personaggi spalla: da Nagasawa, l'amico disilluso, cinico ed empio che funge da diavoletto tentatore per il protagonista, e Reiko, la saggia consigliera di Naoko e Watanabe.
Direi davvero un bel libro.
Ora mi sa che passerò a Murakami Ryu
Mi dispiace Pao per "Gridare amore dal centro del mondo", ma per ora nemmeno su Amazon ne hanno copie disponibili in fretta, penso andrà posticipato nella lettura